La musica ha conquistato l’universo delle app
Esiste un’applicazione per ogni occasione e ogni momento della giornata: lo smartphone è uno strumento di cui non si può fare più a meno. E la possibilità di ascoltare musica lo rende, agli occhi – anzi, per le orecchie – di molti indispensabile.
Le app per l’ascolto della musica sostituiscono strumenti che hanno accompagnato intere generazioni e i loro sogni musicali. Un’evoluzione, tecnologica e culturale, che ha portato formati sempre più facili da usare, da reperire e di qualità crescente.
Chi ricorda la musicassetta? Nel 1963 la Philips lanciò nel mercato un oggetto piccolo e compatto, con il nastro magnetico, nato per registrare interviste e memo. Arrivano poi le musicassette per gli impianti stereo e nel 1979 la Sony inventa il walkman: la musica entra nelle tasche, nei cuori e nell’immaginario di più giovani. Si può ascoltare e registrare una canzone, creare la propria lista musicale preferita, mettere insieme generi e stili diversi. E’ il mashup, parola diventata d’uso quotidiano nel linguaggio informatico: nella musica si riferisce al mix creativo che ognuno, con mezzi molto semplici, può inventare.
Tramonta il magnetismo ed arriva il supporto ottico: nel 1980 la Sony e la Philips inventano il Compact Disc. Il primo album completamente registrato su CD è The Visitors degli ABBA, uscito l’anno precedente su supporto vinile. Il CD è più resistente e permette un ascolto musicale più lungo: la Sony decide di lanciare nel mercato mondiale uno strumento in grado di registrare fino a 99 minuti di musica. Sì, la musica suona e non si ferma facilmente.
Il debutto del digitale negli anni ‘90 apre orizzonti illimitati. Arriva l’mp3, il formato che registra e riproduce suoni e musica, e il lettore CD è sostituito dai riproduttori digitali portatili. Il suono non subisce danni o modifiche, ma resta, grazie al supporto digitale, inalterato. Diventano possibili, per gli ascoltatori, ascolti infinitamente uguali ed infinitamente fedeli all’originale. La musica esplode su Youtube, su Spotify, nascono le playlist musicali condivise: nascono le applicazioni per la musica.
Le App musicali, oggi, permettono non solo di ascoltare, ma anche di comporre musica sui device. Arriva l’ispirazione mentre aspetti l’autobus, sei a lavoro o in treno? In pochi passaggi puoi comporre musica, usando più strumenti musicali come se fossi in sala d’incisione. Ecco alcune applicazioni per i creativi digitali:
- Nanoloop, l’app che permette di creare musica elettronica. Si tratta di un sequencer di base, che permette di lavorare su sei canali, ognuno dei quali può essere un synth o un campionatore di suoni;
- Figure, che permette di creare musica al volo, fare remix e collaborare con i musicisti di tutto il mondo. Questa applicazione è gratuita ed è disponibile per iOS ed Android
- SunVox, applicazione che si basa su un sequencer modulare ed include una drum machine con 120 suoni di batteria.
Esiste la musica per ogni occasione ed infinite occasioni per ascoltare musica. Nulla sembra impossibile: la creatività ha moltiplicato le occasioni d’ascolto. A casa, per strada, durante l’orario di lavoro: bastano pochi gesti ed in un attimo ci si lascia trasportare dall’ascolto e dalla creatività: la creatività, in fondo, è la risposta che apre.