L’Email Marketing o DEM (Direct Email Marketing) è una delle primissime forme di digital marketing utilizzate. Nonostante sia la forma più longeva, oggi non è di certo la meno efficace.
La DEM resta ancora oggi uno dei metodi migliori e più efficaci per coinvolgere emotivamente il lettore. Per rendere efficace una DEM bisognerà quindi tenere conto di vari fattori, esattamente come quando si realizza una campagna marketing. Resta una delle strategie più profittevoli nel web marketing essendo quasi del tutto gratuita. Gli unici costi riguardano eventuali abbonamenti con le piattaforma che forniscono strumenti per la creazione e l’invio di newsletter (vedi MailUp o MailChimp).
Oltre ai costi molto bassi o addirittura nulli, le DEM risultano essere uno strumento efficace anche per la propria misurabilità delle azioni. Le piattaforme utilizzate per la creazione e invio di campagne DEM, consentono quasi sempre di tenere sotto occhio le seguenti KPI: l’analisi delle mail inviate, il tasso di consegna (delivery rate), tasso di apertura (open rate), tasso di click (click rate), tasso di disiscrizione (unsubscribe rate).
PASSI OPERATIVI PER UNA DEM EFFICACE
La prima cosa da fare per creare una DEM di successo è avere una lista di contatti accurata e che potenzialmente potrebbe essere interessata al nostro messaggio. Secondo una ricerca di Senderbase.org circa l’85% delle mail inviate quotidianamente finisce in Spam. Uno dei motivi principali di questo insuccesso, è sicuramente che molti continuano ad acquistare liste di email.
Anche se è possibile acquistare liste clienti ed utilizzarle per l’invio delle proprie Newsletter, si tratterà in molti casi di liste non realmente profilate, a cui probabilmente importerà poco o niente della nostra pubblicità.
Una volta raggiunta una mailing list efficiente, si può partire con la scrittura del messaggio. Partendo dall’oggetto, uno degli elementi fondamentali per il successo della propria pubblicità. É il messaggio che catturerà per primo l’attenzione del lettore, un suo cattivo uso potrebbe portare la mail nelle spam del nostro target. Se l’oggetto non incuriosisce, la mail viene cestinata, anche il contenuto più creativo non sarà mai visualizzato dall’utente. Per evitare che il messaggio finisca in spam, importante scrivere un oggetto “poco pubblicitario“. Evitare dunque termini come “Offerta“, “Sconto“, “Promozione , “Gratis” ecc…
L’oggetto non basta per raggiungere l’obiettivo per cui viene creata una DEM: spingere l’utente all’azione, ovvero al click. Non necessariamente una mail che viene aperta, viene poi anche letta. Capita spesso che una mail venga eliminata alla lettura delle prime parole, perché ritenuta poco interessante. Ognuno riceve tante email, tante DEM pubblicitarie, per questo motivo si tenderà sempre a scartare quelle poco interessanti. Bisogna colpire l’attenzione fin dalla frase di apertura.
Ciò che funziona davvero nel testo di una email è utilizzare termini semplici, senza giri di parole e arrivando dritti al dunque con un breve messaggio. Nessuno leggerebbe mai una email troppo lunga. Serve una call to action (CTA) efficace che chiami ad una azione concreta e inconfondibile. Le CTA più efficienti sono rappresentate da “bottoni” (colorati e in evidenza), con un testo che solitamente è composto da un verbo al modo imperativo: “Scarica l’App!”, “Prenota adesso!”, ecc… Una buona chiamata all’azione esprime un’immediato senso di urgenza.
Il tone of voice del messaggio deve essere inoltre quanto più amichevole e spontaneo possibile. Parlare al singolare, dando del tu, essere quanto più colloquiali possibili, e perchè no, anche simpatici. L’importante è essere uniformi alla propria comunicazione, non solo con le altre DEM inviate, ma anche con gli altri canali promozionali.
Trattandosi pur sempre di una mail, deve essere anche pensata come tale. Il messaggio deve essere visibile nella fascia alta, creando un percorso di lettura che porti l’utente a compiere l’obiettivo indiscutibile: il click!
Oltre a contenuti di qualità, occorre decidere come presentarli. Anche l’occhio vuole la propria parte. La maggior parte dei sistemi per creare e inviare newsletter semplifica la realizzazione dei messaggi mettendo a disposizione dei digital marketing manager, una serie di template predefiniti tra i quali scegliere. Con questi è impossibile rendere il messaggio ancora più attraente e creare contenuti in linea con periodi dell’anno specifici (Ad esempio campagna natalizia in foto).
Queste impostazioni dei messaggi, permette anche di inserire link diretti ai propri canali social, o mettere in mostra il proprio logo come segno di riconoscimento. Far forza sul logo, mettendolo ben in mostra, potrebbe favorire una lettura degli utenti.
CONCLUSIONI
Prima di inviare una DEM, bisogna dunque assicurarsi di aver seguito scrupolosamente ogni passaggio. Una buona campagna DEM può concretamente fare la differenza, sarebbe un peccato sprecare un’occasione preziosa.