Dal 70% all’80% degli utenti che effettuano ricerche sul web ignorano gli annunci a pagamento, risultati che si posizionano in testa a quelli organici o ai lati e si distinguono dagli altri in quanto evidenziati dalla scritta “Ann”. Che cosa vuol dire questo dato? La stragrande maggioranza di coloro che digitano una query concentra la propria attenzione sui risultati organici, risultati naturali frutto degli algoritmi di Google. Gli algoritmi di Google determinano quali risultati siano più pertinenti in funzione della ricerca effettuata e quindi quali risultati mostrare prima di altri. Secondo uno studio condotto da SEMrush, ci sono fattori che nel 2021 concorreranno più di altri al posizionamento del tuo sito nell’indice di ricerca. Vediamo quali sono i trend SEO da tenere d’occhio per scalare la classifica di Google.
La ricerca vocale influisce sulle classifiche di ricerca
La ricerca vocale è uno dei principali fattori di cambiamento della SEO e di rivoluzione nel mondo del marketing digitale. Con la crescita esponenziale dell’uso degli assistenti vocali come Siri, Google Assistant, Cortana, Alexa, la vocal search sta prendendo sempre più piede come metodo di approccio ai motori di ricerca. E si prevede che presto oltre il 50% delle ricerche sarà effettuato con la voce.
Ma allora, qual è la pratica per ottimizzare i contenuti per la ricerca vocale? Mentre le ricerche testuali tendono a dare risultati migliori con frasi brevi e parole chiave, nelle ricerche vocali consigliamo di individuare e privilegiare frasi più lunghe e complete che riflettano il modo di parlare dell’utente. Facciamo un esempio pratico. Se cerchiamo un ristorante che offre piatti tipici della cucina indiana a Milano, nel caso di una ricerca scritta digitiamo solo le parole chiave essenziali “ristorante indiano Milano”. Nel caso di una ricerca vocale, invece, ci esprimeremmo più in questo modo: “Qual è il miglior ristorante indiano della zona di Milano?” L’esempio è eloquente. Per la ricerca vocale non si può adottare la stessa strategia che per la controparte testuale.
L’ottimizzazione dei dispositivi mobili ha un impatto sul ranking
Già nel 2019 Google si preparava alla transizione mobile-only implementando l’indicizzazione con priorità ai contenuti per dispositivi mobili a discapito di quelli desktop. Se in precedenza, quindi, l’indice di Google assegnava priorità alla versione desktop dei contenuti di un sito, da allora utilizza prevalentemente la versione di contenuti mobili per il ranking. Secondo alcune indiscrezioni, entro marzo 2021 questa transizione raggiungerà il suo apice: Google rimuoverà definitivamente la versione desktop di un sito dall’indicizzazione.
Se non l’hai già fatto, per evitare che il tuo sito sia penalizzato nelle query, ti suggeriamo di attribuire rilevanza alla versione mobile del tuo sito e di condurre periodicamente un’ispezione dei suoi URL. Presta particolare attenzione alle pagine destinate all’interazione con l’utente (contenenti click o scrolling). Inoltre, assicurati che Googlebot abbia sempre accesso ai contenuti e possa visualizzarli in maniera corretta. Infine, verifica di aver incluso gli stessi metadati in entrambe le versioni del sito.
Immagini e video: aggiungere contenuti visivi per implementare la visibilità dei siti
Le tue strategie SEO dovranno includere l’implementazione di video e immagini se vuoi posizionarti in alto nei risultati di ricerca e aumentare il traffico verso il tuo sito. Non basta però aggiungere contenuti visivi alle pagine del tuo sito, occorre indicizzarli e ottimizzarli correttamente. Per le immagini, scegli materiale pertinente e personalizza il nome del file in funzione del contenuto che rappresenta. Tag alt e testi alternativi dettagliati possono aiutarti a migliorare le prestazioni e il posizionamento, permettendo a Google di comprendere meglio i contenuti che offri. Inoltre, creare una sitemap per le tue immagini può facilitare e velocizzare la scansione del sito.
Per ottimizzare i tuoi video, presta attenzione alla stesura di titles, description e tags. Un’altra ottima pratica ai fini dell’indicizzazione del sito è quella di aggiungere una trascrizione dello script del video.
Featured Snippet: che influenza hanno sul posizionamento dei siti?
Per chi ancora non lo sapesse, oltre agli snippet comuni, esistono anche i featured snippet conosciuti come snippet “in primo piano”. Si trovano generalmente nella cosiddetta posizione zero, prima di qualsiasi altro risultato di ricerca SERP, e possono essere riconosciuti per il riquadro che li circonda. Contengono informazioni dettagliate e spesso anche un’immagine. Se il tuo sito compare in uno snippet per una o più query, potresti riscontrare un aumento significativo di traffico. Le informazioni del tuo snippet soddisferanno l’utente e non lo porteranno quindi ad aprire altri siti oltre al tuo.
Secondo lo studio effettuato da SEMrush, i featured snippet diventeranno sempre più importanti a livello SEO. Per questo motivo ti invitiamo a creare snippet pertinenti e completi che contengano le parole chiave della tua offerta. Se vuoi capire cosa cercano gli utenti quando navigano in rete, usa la funzione della ricerca di Google “people also ask”, anche nota come “related questions”. Si tratta di un sistema di ricerca interattivo di Google che visualizza una serie di domande che altri utenti hanno posto in relazione alla tua ricerca originale.
Fonti:
Se l’articolo “Trend SEO da tenere d’occhio per scalare la classifica di Google” ti è piaciuto, forse ti interessano anche:
Lasciarsi guidare dai dati per creare strategie di marketing vincenti