Le campagne di riattivazione sono rivolte a quegli utenti che da tempo non rispondono ai tuoi messaggi di comunicazione. Fanno parte della tua mailing list, ma per un motivo o per l’altro, non mostrano più interesse per il tuo brand. In questo articolo mettiamo a punto una strategia di email marketing per riattivare i tuoi contatti inattivi e trasformarli nuovamente in potenziali conversioni.
Come riattivare i contatti inattivi attraverso campagne di re-engagement?
MailUp ha condotto uno studio sulle performance delle strategie di re-engagement di utenti inattivi e ha individuato gli step principali per progettare una campagna di riattivazione efficace. Innanzitutto, chi sono gli utenti inattivi? Gli utenti inattivi fanno parte di quella porzione di pubblico che ha interrotto ogni forma di interazione con le attività di email marketing del tuo brand.
#1 Identifica i contatti inattivi
Se vuoi progettare una campagna di re-engagement, dovrai prima identificare i contatti del tuo database che hanno perso interesse verso le tue campagne e analizzare il loro comportamento, facendo riferimento al tempo trascorso dalla loro ultima interazione. Con interazione intendiamo conversioni, aperture di email, clic su call to action, navigazione sul sito. Lo studio approfondito dell’inattività dei tuoi utenti ti permetterà di migliorare la tua comunicazione e di adattare i contenuti dei tuoi messaggi ai destinatari da ricoinvolgere.
#2 Progetta la tua strategia di re-engagement
Una volta determinata la fetta di pubblico che vorresti riattivare, puoi iniziare a progettare la tua strategia. Ricorda che, se gli utenti non hanno risposto in maniera positiva ai tuoi ultimi tentativi di interazione, forse non reputavano rilevanti i tuoi contenuti. Per reagire, dovrai ottimizzare la tua comunicazione cercando un nuovo modo per catturare la loro attenzione. Gli strumenti migliori che hai a disposizione su cui potresti far leva sono:
- Promozioni personalizzate
- Suggerimenti di nuovi prodotti o servizi
- Contest social
È importante che tu faccia attenzione anche alla scelta dell’oggetto della tua comunicazione, che può avere un’influenza determinante sull’apertura del messaggio e sull’interazione da parte dell’utente. La subject line dovrebbe in poche parole riassumere l’intento del messaggio e invogliare il destinatario a scoprire di più sull’argomento.
#3 Imposta un flusso di comunicazione automatico
Definiti anche i contenuti da inviare, Mailup suggerisce di impostare un flusso di comunicazione automatico che garantisca puntualità, personalizzazione e rilevanza. Con Marketing Automation si intende quello strumento che permette l’attivazione in automatico di campagne email, in-app e push notifications in base alle azioni compiute dall’utente. Ci sono piattaforme pensate appositamente per la creazione di flussi di comunicazioni automatici che tengono conto di tre importanti fattori nel flow della tua campagna: i contenuti, i tempi di attesa tra l’invio di un contenuto e l’altro, le condizioni di avvio di ciascun contenuto.
#4 Monitora i risultati
Il monitoraggio dei risultati è un passo fondamentale. Ti permette di capire se le tue campagne di riattivazione hanno avuto l’effetto desiderato, sollecitare l’interazione dal pubblico inattivo. A differenza di una normale campagna email, nel caso di una campagna di riattivazione non devi concentrarti sul tasso di apertura del messaggio inviato, devi invece guardare al comportamento degli utenti su lungo termine. Un buon tasso di apertura è sì un primo passo verso di te, ma non indica un ritorno alla conversione da parte dei contatti inattivi. L’analisi dei risultati ti consente anche di tenere la tua mailing list sempre aggiornata e di evitare di investire su quei contatti che non sono più interessati ai tuoi contenuti o che peggio ancora ti hanno categorizzato come spam.
Fonti:
Se sei arrivato fin qui, forse ti interessano anche questi articoli:
Hyperloop: il treno del futuro che rivoluzionerà gli spostamenti
Record per il mercato delle App nel 2020: oltre 100 miliardi spesi dai consumatori