Da uno scantinato di Milano a San Francisco: questo il percorso affrontato da Augusto Marietti e Marco Palladino, i due italiani fondatori di Kong, la startup diventata unicorno. Proposta in Italia senza avere fortuna, Kong, società che vende una tecnologia per gestire le API (Application Programming Interface), ha annunciato di aver chiuso un finanziamento di 100 milioni di dollari in Serie D, guidato da Tiger Global Management con la partecipazione degli investitori esistenti Index Ventures, CRV, GGV Capital e Andreessen Horowitz, nonché del nuovo investitore Goldman Sachs. Ad oggi conta una valutazione di mercato di 1,4 miliardi di dollari. Così Kong è la startup diventata unicorno.
La storia di Kong: quando, dove e com’è nata
Era il 2008 quando Augusto Marietti e Marco Palladino, due italiani della Silicon Valley, propongono la loro idea di startup a tutti gli investitori di Milano, ma ognuno di questi è una porta in faccia. Avevano solo 20 anni quando hanno presentato il loro progetto Mashape (ribattezzato Kong nel 2017), una specie di eBay per sviluppatori, dove acquistare o vendere componenti di software e applicazioni. Hanno impiegato 10 mesi, rinchiusi in un garage di Milano, per realizzare la versione beta del software, ma nessun finanziatore ha creduto in loro perché “siete troppo giovani”. I due italiani erano fermamente convinti che il mondo del software sarebbe diventato una gigantesca catena di montaggio alimentata da una nuova forma di energia basata sul Cloud.
Così Augusto e Marco non si arrendono e decidono di partecipare al TechCrunch 50 a San Francisco, per il quale preparano un video di presentazione. E’ in questa occasione che incontrano i primi 3 dipendenti di YouTube che gli offrono 51mila dollari. Ulteriori 50mila euro arrivano da Massimo Sgrelli, imprenditore italiano allora in California, ma mancava ancora un vero e proprio investitore che credesse in loro. Il primo fu George Zachary di CRV, e poi, a seguire, tutti gli altri: Andreessen Horowitz, Tiger Global Management, Index Ventures, GGV Capital e Goldman Sachs (ultimo investitore). Ad oggi Augusto e Marco possono dire di avercela fatta perché la loro Kong è la startup diventata unicorno.
Ma che cos’è un’azienda unicorno?
Una startup unicorno è un’azienda che nel breve periodo è stata in grado di raggiungere un valore di mercato di oltre un miliardo di dollari e che non è quotata in borsa. Kong è la startup diventata unicorno, grazie al suo attuale valore di mercato di 1,4 miliardi di dollari. Una scalata difficile ma non impossibile per Augusto Marietti e Marco Palladino, i due giovani italiani che “avevano quello che gli altri non avevano: la disperazione e la faccia di bronzo”. Non si sono arresi alle porte in faccia e hanno creduto nelle loro idee e nel loro progetto. Ad oggi possono vantarsi di aver fatto bene e di aver avuto ragione. Grazie al loro unicorno Kong ora “i team di tutto il mondo possono astrarre la loro connettività aziendale L4-L7 in un clic per costruire applicazioni sicure, resilienti e distribuite come mai prima d’ora”.
L’idea dietro Kong, la startup diventata unicorno
Dal sogno alla realtà. Augusto e Marco ci hanno creduto dall’inizio, anche quando nessuno lo faceva, e oggi vantano una startup che dà lavoro a 200 dipendenti e ha sede a Londra, Stati Uniti, Messico e Singapore. Ma da dove sono partiti i due italiani? E qual è l’idea che sta dietro a Kong? Fondamentalmente Kong è una tecnologia utile a gestire le API (Application Programming Interface), che collegano le aziende con i loro fornitori, partner e clienti. Il passaggio al digitale e al cloud è stato rivoluzionario su tutti i fronti, creando aziende decentralizzate ma iperconnesse, e “Kong è pronta ad aiutare le organizzazioni a soddisfare le crescenti esigenze di questa nuova realtà digitale e ad avere successo nel mondo nativo del cloud di oggi”.
Kong, attraverso l’adozione del suo software open source – Kong Gateway – punta ad aiutare i clienti che si confrontano con queste nuove connessioni digitali e vuole farlo assicurandogli sicurezza e affidabilità. “Nel 2020, abbiamo assistito a un’esplosione di dati in movimento e servizi mentre le aziende hanno accelerato il rilascio di nuove esperienze digitali in risposta alla pandemia”, ha detto Augusto Marietti. Questo grande successo ha portato Kong ad essere, oggi, un’azienda unicorno.
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