Il noto brand ASICS insegna all’AI che risultati mostrare quando si cerca “corpo sano e allenato”.
Come è intervenuta ASICS sul miglioramento dei risultati di ricerca di un “corpo sano”
ASICS, il brand sportivo giapponese nato del 1949, ha chiesto all’AI di mostrargli delle foto di un corpo “sano e allenato” per controllare quali sarebbero stati i risultati. Ciò che si è presentata davanti è stata, ovviamente, una raccolta di corpi “perfetti” per la società odierna: magri e muscolosi. Ma questa non rappresenta la realtà e il brand è consapevole di aver contribuito, come tutti noi, a costruire questa falsa narrazione (“…and it has learnt this from us“). L’apporto dell’intelligenza artificiale è sicuramente per la maggior parte positivo e mirato a favorire il lavoro degli essere umani ed è proprio per questo che c’è il bisogno di istruire gli algoritmi che la governano.
Ci sono dietro anni e anni di lavoro e impegno nella volontà di abbattere gli stereotipi e creare un mondo online e offline più consapevole che i corpi che vediamo sui social sono frutto di filtri e modifiche. Che gli standard che continuamente ci vengono propinati sono irrealistici e impossibili da raggiungere proprio perché inesistenti. Quindi come abbiamo lavorato fino ad adesso per insegnare alle persone che ogni corpo è bello con i suoi pregi e difetti, è giunto il momento di educare anche un prodotto che sta prendendo sempre più piede nella quotidianità.
Per combattere gli stereotipi ASICS ha introdotto l’AI Training Programme, “a bank of images of real people enjoying the uplifting feeling exercise brings“. Per ricordare che allenarsi sia utile soprattutto per sentirsi bene con sé stessi, per divertirsi, per prendere tutto il bello che c’è dello sport. Non è solo utile a modificare il corpo, in modo peraltro estremo se prendiamo come esempio le foto dell’AI.
In un mondo che continua a perseguire una perfezione inesistente, bisogna aiutare progetti come quello di ASICS. Dove la realtà è la protagonista e l’allenamento solo puro piacere.
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