L’autismo, ovvero la perdita del contatto con la realtà e la corrispondente costruzione di una vita interiore propria, rende l’individuo che ne è affetto, incapace di leggere i segnali emotivi che altre persone possono dare per scontati; insegnare loro come riconoscere questi segnali può essere una vera e propria sfida.
Alyx, la soluzione a forma di Robot
In US e UK, più del 80% degli adulti autistici sono disoccupati e il principale problema non riguarda la loro incapacità di svolgere un compito ma la loro incapacità di essere interpretati e di interpretare cosa le persone realmente intendano; parte di questo issue si riferisce alla sfera delle espressioni emozionali.
I ricercatori della Heriot-Watt University in Scozia hanno trovato una soluzione; il suo nome è Alyx un robot insegnante di emozioni che aiuta gli adulti con autismo a gestire i segnali sociali nelle situazioni lavorative. Alyx ha un volto umanoide ma non human-like e questo non è un caso. I volti umani generano molti piccoli segnali che le persone con autismo possono trovare difficili da decodificare. Per loro si tratta di segnali esterni che non vengo assimilati dalla propria interiorità. Al contrario, la sua faccia robotica lo rende un insegnante ideale.
Come Funziona Alyx?
Il suo funzionamento è molto basilare e facile da essere interpretato; in una sessione di formazione, un utente eseguiva un compito di segreteria e Alyx rispondeva con un segno di approvazione o disapprovazione. I creatori di Alyx spiegano che il principale ostacolo che gli adulti con autismo hanno è il bisogno costante di sapere se stanno facendo un buon lavoro o meno. Per questo imparare a identificare ed elaborare le espressioni facciali è fondamentale per le interazioni sul posto di lavoro. “L’ambiguità è il vero problema per le persone con autismo”.
Grazie ad una telecamera montata nella testa, il robot fornirà dei feedback ulteriori ai terapeuti per capire in che stato emotivo sia la persona, facendo in modo che robot possa rispondere in modo socialmente appropriato».
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