Amazon lancia in versione beta Amp, la sua nuova app in stile Clubhouse che permette agli utenti di essere dj del proprio show.
Come funziona Amp, l’app di Amazon in stile Clubhouse
Dopo numerosi rumors e anticipazioni Amazon ha lanciato Amp, il proprio social audio. L’app al momento è disponibile solo in versione beta, esclusivamente per gli utenti iOS residenti negli Stati Uniti. Ha un’aura di esclusività come Clubhouse, infatti nonostante l’iscrizione a Amp sia gratuita e libera è soggetta a una lista d’attesa.
Amp funziona come gli altri social basati su stanze e programmazioni audio. Ogni utente può iniziare a trasmettere diventando host del suo show personale. Il Payoff di Amp, infatti, recita: “Your Mix. Your Mic”. Mentre si è in onda si può interagire con le altre persone sia utilizzando la propria voce sia attraverso l’apposita chat.
Amazon presenta Amp
Durante la presentazione ufficiale di Amp, sono stati utilizzati termini e un registro radiofonico. Amazon sta provando a posizionarsi con la sua nuova app come un servizio simile alla radio, capace di far diventare gli utenti che la utilizzano dei radio DJ. Tutto questo per cercare di differenziarsi dalle numerose versioni di Clubhouse presentate dai competitor come Twitter Spaces, le stanze audio di Messanger e gli Audio Events di LinkedIn, nati dopo il successo della piattaforma. Con il tempo molte aziende si sono accorte della popolarità del trend basati sul social audio.
Le playlist di Amp
Amazon ha messo a disposizione degli iscritti di Amp una lunga lista di brani musicali coperti dal diritto d’autore, grazie ad accordi stretti con le più importanti case discografiche americane. Sono anche presenti brani indie da utilizzare liberamente come playlist da riprodurre durante la trasmissione.
Questa caratteristica è ciò che davvero differenzia Amp dagli altri social incentrati sulla voce, che fino ad ora sono stati utilizzati come servizi di messaggistica istantanea ma in voce. Solo recentemente Clubhouse ha aggiunto una nuova funzionalità per la musica dal vivo, pensata per gli artisti emergenti.
Allo stesso tempo, l’introduzione della musica potrebbe rendere difficile il roll out progressivo di Amp al di fuori dell’America se non verranno presi accordi con altre case discografiche e per le licenze all’estero. Infatti, Amazon non ha dato risposta su quando sarà disponibile negli altri paesi.
Amazon chiama i content creator
Al momento Amazon si sta focalizzando per costruire una solida fan base di utenti domestici. Sono stati coinvolti content creator professionisti e testimonial vip chiamati a condividere le loro playlist preferite per attirare nuovi utenti. Tra i nomi di spicco troviamo:
- Nicki Minaj
- Pusha T
- Tinashe
- Travis Barker
- Lil Yachty
- Big Boi.
L’azienda non sembra aver stabilito al momento delle forme di retribuzione, ma non è detto che in un futuro non vengano introdotte forme di incentivi e tool appositi per permettere ai creator di generare entrate.
Per Amp di Amazon sono state istituite delle linee guida ed esiste un team apposito che si occupa della moderazione dei contenuti ventiquattrore su ventiquattro che lavora tutti i giorni per segnalare eventuali contenuti inappropriati e penalizzando chi viola la policy della piattaforma. L’obiettivo è evitare, come era già successo con Clubhouse, episodi di hate speech che portassero nella spirale del silenzio le minoranze.
Fonti:
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