Le intelligenze artificiali stanno prendendo sempre più spazio nella nostra vita. Gli assistenti vocali sono entrati a far parte della nostra giornata e ci aiutano nella nostra quotidianità. Dai risultati di una ricerca di Google alle proposte di Netflix, gli algoritmi ci consigliano e guidano. Le AI prendono decisioni per migliorare la nostra esperienza utente in base a ciò che preferiamo, alle nostre inclinazioni e ai nostri comportamenti. Oramai non è raro che dietro ad un indicazione stradale di Google o dietro un messaggio di posta elettronica ci sia un “assistente virtuale”. Soprattutto nel campo della Customer Care le Chatbot stanno diventando una risorsa di marketing importantissima.
Anche se vengono considerate una novità, le prime chatbot nascono negli anni 60. Il primo bot della storia, battezzato con il nome di Eliza, è stato creato da Joseph Wiezenbaum nel laboratorio di robotica del MIT di Boston. Il bot era stato programmato per permettere di processare il linguaggio naturale ed era pensato per lavorare come terapeuta. La qualità delle risposte, però, non è risultata all’altezza, e spesso risultavano ambigue o sbagliate. Da quel momento il mondo delle chat automatiche si è sviluppato man mano che la tecnologia è evoluta.
Le chatbot oggi sono in grado di imparare dall’ambiente e di adattarsi alle persone. Lo sviluppo di nuove tecnologie di machine learning sta rendendo gli assistenti virtuali uno strumento efficace nelle campagne di marketing.
Meena di Google rivoluzionerà il mondo delle chat automatiche.
La rivoluzione nel mondo dei ChatBot arriverà ancora una volta dall’azienda di Montain View. Lo scorso gennaio Google ha annunciato l’introduzione di una nuova tipologia di chatbot sviluppata su un’architettura introdotta lo scorso anno chiamata “Envolved Transformer architecture”. Meena, questo il nome del nuovo progetto, è un modello di conversazione neurale end-to-end in grado di imparare a rispondere in diversi contesti di conversazione.
Secondo quanto annunciato, questo nuovo progetto avvicina di un altro passo le capacità conversazionali delle AI agli standard della comunicazione umana. Oltre a un’architettura evoluta, Meena è stato pensato per essere un assistente virtuale non specializzato. In sostanza, Meena sarà in grado di parlare di tutto. Ma in che modo questa ed altre tecnologie di AI conversazionale potranno tornare utili nel campo del marketing digitale?
Un nuovo approccio alla cura del cliente: Chatbot e AI Conversazionale
Le potenzialità dello strumento sono evidenti ed enormi, ma come possiamo integrare i bot nelle strategie di marketing? Gli assistenti virtuali sono in grado di promuovere prodotti e servizi, sono attivi 24 ore su 24 con un risparmio per l’azienda, e possono offrire assistenza ai clienti. Non è un caso che anche Facebook stia investendo in questo ambito. La ricerca sul deep learning (la tecnica di apprendimento che si basa sugli studi neuronali) infatti è al centro dei progetti di sviluppo del social network.
Allo stato attuale, le chatbot sono perfettamente in grado di svolgere compiti come:
- Fornire informazioni
- Moderare conversazioni
- Rispondere a domande dirette
- Inviare mail
È quindi possibile far svolgere a un bot compiti specifici nelle strategie di marketing. Per migliorare le vendite o per incrementare il feedback con i tuoi clienti, le chat automatiche sono gia oggi uno strumento importante nelle mani di chi vuole fare digital marketing.
Conclusioni: le ChatBot sono lo strumento perfetto per il Marketing Personalizzato.
Le ricerche dell’ultimo periodo dimostrano in maniera chiara che la personalizzazione del messaggio promozionale rappresenta il modello vincente per le future strategie di marketing. La personalizzazione estrema degli annunci però va in controtendenza con una maggiore consapevolezza degli utenti sui propri dati. Come possiamo conciliare quindi un messaggio personalizzato alle nuove sensibilità sulla privacy? Le chatbot sono le applicazioni perfette per coniugare le necessità di privacy alla personalizzazione dell’advertising.
Essendo basate principalmente sui dati pubblici rilasciati dagli utenti, i bot sono in grado di rispondere in maniera precisa senza l’intervento di tracker o cookie, seguendo un semplicemente un modello statistico. Molti sono i brand che già utilizzano servizi di chatbot per la cura del cliente o per dare informazioni, ad esempio alcuni brand di cosmetici utilizzano dei bot che offrono consigli di bellezza. Dopo aver fatto delle domande specifiche sull’area di interesse dell’utente, il bot suggerisce consigli pertinenti, prodotti e persino tutorial. Nel giro di poco tempo le chat automatiche rivoluzioneranno il significato del marketing digitale in un modo amichevole, una conversazione alla volta.
Fonti:
NDesign
Andrea Pilotti
Wikipedia
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