Dopo il debutto su iOS e la successiva versione Android, entrambe basate sul sistema degli inviti, Clubhouse è ora aperto a tutti. Ora tutti gli utenti potranno usare Clubhouse liberamente senza bisogno di venire invitati sulla piattaforma.
Clubhouse è ora aperto a tutti
Un social chiacchierato, discusso e ambito. Fin dal suo arrivo in versione Beta su iOS durante i primi mesi dell’anno Clubhouse ha fatto parlare di sé per la sua atipicità. Un social totalmente basato sulla voce, che non ammette foto, video o post. Solo la possibilità di entrare in una stanza, all’interno della quale parlare o ascoltare discussioni su un argomento di interesse. Questa sua originalità ha fatto sì che, al suo esordio, ci fosse una richiesta esponenziale di inviti per utilizzarla.
Clubhouse è ora aperto a tutti. Il sistema ad inviti, utile inizialmente per tenere traccia del flusso degli iscritti ed evitare il rischio di sovraccarico del server, è ora decaduto. Lo hanno confermato gli sviluppatori della piattaforma, Paul e Rohan, in un post condiviso sul blog di Clubhouse. Passati 16 mesi dal lancio, non c’è più bisogno permanga questo sistema ad inviti.
Clubhouse sta cambiando poco a poco: dopo quasi un anno di utilizzo esclusivo su iOS, il social della voce si è reso disponibile anche per Android, includendo poi, per tutte le piattaforme, uno strumento di chat testuale meglio noto come Backchannel.
Clubhouse, dopo un’iniziale successo, ha visto una decrescita dell’interesse. Nonostante questo, però, il social risulta essere ancora molto attivo, contando una community di oltre 10milioni di utenti su Android sbarcati sulla piattaforma negli ultimi mesi. Un successo importante per un social completamente diverso dagli altri ma che gli altri stanno già tentando di ”copiare” prendendo spunto o addirittura introducendo le medesime funzionalità di chat voice che proprio Clubhouse ha per prima lanciato sul mercato.
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