Clubhouse è la nuova piattaforma social in cui l’interazione tra gli utenti avviene esclusivamente tramite contenuti audio. Non è infatti possibile scrivere messaggi o lasciare dei commenti: i contenuti testuali sono sostituiti da quelli vocali. L’obiettivo è quello di offrire agli utenti un luogo virtuale in cui discutere in real time solo con la propria voce. Scopriamo insieme cos’è Clubhouse, il nuovo social media 100% audio.
Come è strutturato Clubhouse?
Per consentire agli iscritti di confrontarsi tra loro, la piattaforma è organizzata in stanze di conversazione vocale. Una volta avuto accesso ad una stanza, gli utenti possono ascoltare una conversazione o prendervi parte attivamente, intervenendo tramite l’icona “alza la mano”. Un po’ come avviene per i contenuti di Instagram, l’algoritmo di Clubhouse propone le stanze agli utenti sulla base dei loro interessi e delle ricerche effettuate.
Altra funzionalità interessante è che chiunque può lanciare una stanza con un determinato argomento di discussione e può invitare gli altri a partecipare. Le stanze si possono anche programmare, attraverso il calendario degli appuntamenti in arrivo.
Quand’è nato e per chi è disponibile?
Clubhouse nasce ad aprile 2020, in piena ondata di coronavirus, come un social media incentrato sulle chat vocali. Ideato da Paul Davison e Rohan Seth, due ex dipendenti di Pinterest e Google, quest’anno ha ottenuto un finanziamento di oltre 100 miliardi di dollari. A scommettere sulle stanze vocali è la società di venture capital Andreessen Horowitz, nella Silicon Valley. Il valore della piattaforma ammonta ora a 1 miliardo di dollari.
Al momento, l’applicazione è in fase beta. L’accesso è consentito solo su invito da parte di un iscritto ed è disponibile solo per utenti Apple che abbiano compiuto 18 anni. Se si ha un iPhone, però, si può scaricare l’app e prenotare un nome utente da adottare non appena l’applicazione sarà disponibile anche senza invito. La scelta di Clubhouse di non aprirsi ancora al grande pubblico è legata a due motivi: vuole costruire la comunità lentamente e nel frattempo adeguare le caratteristiche e le funzionalità dell’app alla gestione di un maggior numero di persone.
Per quanto riguarda l’app Android, è ancora in fase di progettazione e non si sa quando verrà pubblicata su Play Store.
Gli utenti attivi sono ora sole due milioni, ma tra questi spiccano grandi personaggi dello spettacolo e famosi influencer, come Oprah Winfrey, Drake, Chris Rock e Ashton Kutcher.
Questione sulla privacy
Quando si parla di social network è ormai inevitabile tirare in ballo la questione della privacy. A tal proposito, Clubhouse, per proteggere la privacy dei suoi utenti, ha messo le mani avanti vietando la condivisione, il download e la registrazione delle conversazioni. Nell’app non ci sono infatti tasti che permettano di compiere queste azioni.
Sarà possibile monetizzare attraverso la piattaforma?
I fondatori stanno pensando anche a questo. Secondo alcune indiscrezioni, su Clubhouse sarà possibile monetizzare allo stesso modo di quanto avviene già su Youtube e Twitch. Gli utenti che amano i contenuti di una stanza potranno donare un compenso per dimostrare il loro apprezzamento e supportare il creator.
Fonti:
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