Tracce su Internet: privacy in pericolo
Il XXI secolo è il secolo di Internet, del web 2.0, dei social network, degli smartphone e delle app. Tutti questi elementi hanno determinato un progressivo assottigliamento del confine che separa la vita online da quella reale, fino ad arrivare a una vera e propria integrazione tra le due sfere.
Bisogna tenere presente che ogni azione effettuata online lascia delle tracce, a partire dai ‘Mi Piace’ e dai commenti su Facebook, passando per gli acquisti effettuati su Amazon o altri siti di e-commerce, arrivando ai post realizzati su forum tematici. Tutti questi elementi sommati sono degli indizi estremamente efficaci per ricostruire il profilo di una persona e arrivare addirittura, in alcuni casi, a identificarla. Per questo motivo è importante capire che la privacy deve essere sempre la priorità, e per tutelarla è consigliabile seguire alcune semplici regole.
Attenzione alla rete…
- Wi-Fi pubblico. Gli hotspot pubblici, messi a disposizione gratuitamente ormai in tutte le città, costituiscono tanto un’opportunità quanto un pericolo. Effettuare l’accesso al proprio conto online o loggarsi sui social tramite queste reti Internet non protette espone gli utenti a molti rischi, quali il furto delle password: i pirati informatici non incontrano difficoltà nel crackare tali reti e potrebbero approfittare degli utenti più ingenui.
- Reti Wi-Fi con nomi strani. Collegarsi a una rete gratuita ad accesso libero è sempre rischioso: il proprietario potrebbe approfittarne per rubare i dati personali degli utenti.
- Non condividere il proprio numero di telefono. Lasciare in rete il proprio contatto telefonico è il modo migliore per diventare preda di call center o, peggio, di malviventi che potrebbero riuscire anche a clonare la scheda SIM.
- Non far sapere sui social quando si è in vacanza. Comunicare a tutti che si è lontani dalla propria abitazione potrebbe essere un incentivo a tentare il furto per eventuali ladri che fanno parte della comunità degli utenti.
- Non condividere ogni momento della propria vita sui social network: raccontare pubblicamente tutto quanto stiamo facendo, in ogni istante, è il modo più rapido per perdere la componente privata dell’esistenza.
- Non postare online foto di bambini. E soprattutto non inserire dei tag che potrebbero aiutare eventuali malintenzionati a rintracciarli sulla rete Internet con facilità.
- Non condividere la propria password, neanche nelle chat, specie se di gruppo. Chiunque potrebbe riuscire a leggere la conversazione ed entrare quindi in possesso della chiave per accedere ai dati personali.
- Impostare l’accesso in due fasi. Per esempio, quando si accede al proprio profilo Facebook, si può fare in modo che dopo aver inserito la password venga inviato un ulteriore codice al proprio indirizzo email, da inserire per poter completare il login sul social.