La navigazione su internet è un processo che ci porta, spesso inconsapevolmente, a lasciare dietro di noi una certa quantità di dati. Registrazioni a servizi, login, visualizzazioni, likes e qualsiasi altro tipo di azione, effettuata da smartphone o da computer, lascia una traccia. Sono molti i settori che utilizzano i dati degli utenti per migliorare il proprio business, ma quello che più di tutti sta beneficiando di questi nuovi strumenti è il settore del marketing e della comunicazione aziendale. Il Data-driven Marketing fa del tracciamento e dello studio dei Big Data la sua arma in più. Grazie agli strumenti analitici è possibile capire cosa è andato bene, cosa è andato male, quali debbano essere i passi successivi, ma soprattutto è possibile capire dove va a finire il nostro budget.
il nuovo approccio per le trategie digitali è data-driven. Le tecnologie di raccolta e analisi dati sugli utenti permettono di creare strategie commerciali tarate su target specifici
Fino a non molto tempo fa, le strategie di marketing digitale puntavano solo sui cosiddetti buyer passivi. I target delle promozioni erano utenti di cui era disponibile solo un profilo parziale. Il risultato era un messaggio impreciso, poco efficiente e rivolto a un pubblico mal segmentato.
Come cambia l’approccio ai dati nel Data-driven Marketing?
Per anni il marketing digitale ha segmentato i propri target in parametri come fasce d’età, genere, professione. Oltre ai dati socio-demografici oggi è possibile raccogliere informazioni sul comportamento online degli utenti, come il tempo che spendono sul nostro sito web oppure cosa ricercano, per comprenderne hobby e interessi. Gli strumenti analitici permettono di studiare i dati sulla navigazione Internet delle persone e le loro interazioni sui social. Questo permette di creare strategie di marketing più mirate, rivolgendosi a buyer attivi.
I buyer attivi, a differenza di quelli passivi, sono potenzialmente interessati a un’offerta perché, ad esempio, hanno già ricercato online un certo tipo di prodotto o servizio. Se sommiamo a questi dati quelli ricavabili dalle interazioni dirette con l’azienda, come la frequenza degli acquisti, la richiesta di informazioni o l’iscrizione alle newsletter, l’identikit dai contorni sfocati del’utente diventa un profilo più dettagliato. Un ritratto che permette al marketing di elaborare strategie più puntuali e precise.
Quali sono i benefici di un approccio data-driven?
Il Data-driven Marketing utilizza i dati dei clienti (reali o potenziali) per migliorare la segmentazione del pubblico e per avere target più definiti. Questo ci permette di personalizzare la comunicazione e aumentare l’engagement degli utenti. Le aziende che hanno un approccio di studio dei dati sono avvantaggiate, perché:
- Sono in grado di creare una comunicazione personalizzata con il cliente
- Possono attuare strategie di marketing in real-time e vederne gli effetti immediati
- Possono modificare il proprio target in maniera attiva e precisa
Uno stile di comunicazione personalizzata è il primo passo per stabilire un contatto diretto con il proprio cliente. Nel grande mare dell’advertising, spesso gli utenti vengono colpiti dai messaggi che sembrano destinati proprio a loro. Grazie agli strumenti di analisi dei dati è possibile segmentare il proprio pubblico sin al dettaglio. Questo permette di visualizzare il giusto banner, il giusto annuncio, al momento giusto, massimizzando le risposte dei clienti in termini di conversioni.
L’esplosione del mercato degli smartphone ha creato uno scossone anche nel campo del marketing. Avere la possibilità di essere connessi e di poter avere accesso ad internet in qualsiasi momento ha cambiato anche l’approccio del cliente all’acquisto. Con customer journey si intende il percorso che un utente base fa prima di arrivare all’acquisto, ed è sempre stato considerato come un percorso sequenziale. Oggi non possiamo più parlare di una customer journey a tappe, che segue fasi precise, ma più di un percorso “mordi e fuggi”. Un ulteriore elemento distintivo delle campagne online data-driven, infatti, sta nella possibilità di poter essere ottimizzazate in tempo reale. La possibilità di poter vedere quali campagne hanno maggior successo permette di rendere più efficiente la spesa pubblicitaria e garantisce risultati migliori in termini di conversione
Conclusioni: Definire e modificare il proprio target è la marcia in più del Marketing data-driven
Come è possibile presentare sempre il messaggio giusto alle persone giuste? Le aziende che decidono di investire nel Data-driven Marketing riescono ad attuare una segmentazione più precisa, superando le classiche categorie di età, sesso e professione. La segmentazione socio-demografica si è mostrata limitata da tempo. L’analisi dei Big Data, però, permette di acquisire le informazioni su molti aspetti della vita di un cliente, come le sue abitudini o i suoi interessi personali. Questo permette all’azienda di conoscere meglio il proprio target di riferimento, proponendo un messaggio più efficace. Si stima che già oggi la maggioranza delle aziende attua strategie di segmentazione attiva per migliorare l’engagement. Possedere le informazioni necessarie a scoprire opportunità per acquisire clienti più velocemente è fondamentale creare una customer experience personalizzata.
Fonti:
Spremute Digitali
Digital4.biz
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