Green Pea: nasce a Torino il primo Green Retail Park
Nel 2007 nasceva a Torino il primo Eataly. Tredici anni dopo, al suo fianco, nasce Green Pea, il primo Green Retail park al mondo, un centro commerciale dedicato allo shopping sostenibile e consapevole. Con un obiettivo tanto semplice quanto rivoluzionario, Green Pea si propone di cambiare il modo di consumare, facendo del rispetto e della sostenibilità un atto di piacere, non solo di dovere. Da qui, il claim “from duty to beauty” del nuovo progetto imprenditoriale di Oscar Farinetti, già padre delle operazioni Unieuro e Eataly.
In quest’articolo, andiamo alla scoperta di Green Pea, spiegando che cos’è e cosa lo rende un’idea altamente innovativa esportabile in tutto il mondo.
Un’architettura che trasmette l’idea di rispetto dell’ambiente e armonia con la natura
Inaugurata lo scorso 8 dicembre, per ridurre al minimo il suo impatto ambientale l’edificio è alimentato da fonti di energia rinnovabili, come pozzi geotermici, pannelli solari, pale eoliche e pavimenti per recuperare l’energia cinetica prodotta dal passaggio dei clienti. La struttura, progettata dagli architetti Cristiana Catino e Carlo Grometto, è realizzata in acciaio e legno montati a secco tramite bullonature, in modo da essere facilmente smontabile. Si inserisce nel progetto di riqualificazione dell’ex area industriale Carpano Lingotto, nella zona sud di Torino, e si ispira al riciclo, alla circolarità e alla cura delle materie prime. L’insieme delle sue strategie ambientali volte alla riduzione delle emissioni di CO2 fanno di Green Pea una costruzione NZEB, Nearly Zero Energy Building, ovvero ad elevata efficienza energetica i cui consumi sono ridotti quasi a zero.
Il Manifesto di Green Pea: Have Respect and Save the Planet
Green Pea non è solo un mercato che mette al centro della sua visione l’ecologia e l’importanza della natura. È, prima di tutto, un brand con una visione ed una mission ben precisi. Secondo Green Pea, cambiare il pianeta cambiando le nostre abitudini d’acquisto e il nostro modo di consumare è la chiave di svolta per un futuro più sostenibile e rispettoso. L’obiettivo è quello di coinvolgere il consumatore rendendolo parte e protagonista del cambiamento, estendendo il concetto di sostenibilità a tutti gli aspetti della sua quotidianità. La struttura che ospita il Green Retail rappresenta tutto questo. Attraverso la sua architettura, trasmette il valore del rispetto dell’ambiente e dell’armonia con la natura. Ma non solo, anche i prodotti venduti e i servizi offerti al suo interno sono a basso impatto ambientale e si inseriscono in questo grande progetto di eco-sostenibilità.
3 capisaldi della brand identity del primo Green Retail Park al mondo
- Rispetto: ogni prodotto riporta un piccolo pisello verde a garanzia di una produzione e di una vendita nel pieno rispetto ambientale e sociale.
- Trasparenza: la filiera produttiva dietro ogni prodotto non è più un mistero. Il consumatore può conoscere le principali attività e organizzazioni che concorrono alla creazione e alla distribuzione del prodotto per un acquisto ed un consumo più consapevole.
- Qualità: tutti i prodotti venduti all’interno di Green Pea sono di alta qualità, realizzati con materie prime selezionate.
Perché si chiama Green Pea, “pisello verde”?
Green Pea vuole rappresentare la Terra e il suo ecosistema. La scelta del pisello verde come simbolo del Retail Park e dei suoi propositi deriva dalle caratteristiche di questo ortaggio. Nasce dalla Terra ed ha bisogno di acqua per sopravvivere. È sferico come il globo terrestre ed è verde, come dovrebbe essere mantenuto l’ambiente in cui viviamo.
Cinque piani per far conoscere il rispetto attraverso la bellezza e la consapevolezza
Green Pea si sviluppa su una superficie di 15mila mq, suddivisi in 5 piani che ospitano negozi, enoteche, spazi ricreativi, ma anche un museo, una piscina a sbalzo e un ristorante stellato.
Life – Move, energy and connect. Il piano terra offre servizi che rendono sostenibile la quotidianità dei consumatori. Dalla lavanderia eco al Green Banking, passando per telefoni rigenerati e mezzi di trasporto ibridi ed elettrici. E poi il Discovery Museum che, tramite animazioni e installazioni, racconta la storia di Green Pea e vuole far conoscere al consumatore il funzionamento delle fonti energetiche rinnovabili che alimentano l’intero edificio: da dove viene l’energia del padiglione, come funziona, e perché la scelta di utilizzarla.
Home – living and design. Il primo piano è dedicato interamente all’arredamento. Tra i principali partner ci sono FontanaArte, Rubelli, Artemide, Whirlpool, Riva 1920 e molti altri ancora.
Fashion – Dress and style. Il secondo è il piano delle moda, bella, durevole e sostenibile con negozi di Borbonese, Patagonia, Esemplare, North Sails, sotto la guida di Roberto Orecchia, il Brand Director.
Beauty – taste, read and beauty. “Mens sana in corpore sano”. Questo piano è dedicato alla bellezza del corpo e della mente. Oltre alle migliori firme italiane dell’abbigliamento, è fatto di ampi spazi culturali dedicati alla lettura e al ristoro.
Otium – rooftop, lounge bar, pool and spa. Il quarto piano è il regno dell’ozio creativo, tra cocktail bar, spa e la prima infinity pool di Torino che si affaccia direttamente sull’arco alpino. La piscina a sbalzo è alimentata solo da acqua piovana sottoposta ad un processo di purificazione, fresca d’estate e calda d’inverno. Spazi in cui dedicarsi al proprio benessere con creatività e rispetto.
Come accaduto con Eataly, anche il format di Green Pea potrebbe essere presto replicato altrove, in Italia e all’estero.
Fonti:
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