Cinque anni fa, Google aveva previsto che entro il 2020 le auto avrebbero guidato da sole e rivoluzionato il settore della mobilità globale. Ci è andato molto vicino. Negli ultimi anni, sono stati fatti grandi progressi tecnologici nel campo dei veicoli a guida autonoma e si sono intensificati i test su strada delle auto senza conducente. Cruise, la società di proprietà di General Motors, compie un passo avanti nella guida autonoma e testa per la prima volta auto senza conducente a San Francisco. Proprio in questi giorni, le sue auto di livello 4 a emissione zero e completamente automatizzate stanno circolando per le vie della città californiana di San Francisco. L’autorizzazione di circolazione senza conducente, ricevuta lo scorso settembre dal California Department of Motor Vehicles, permette all’azienda di collaudare 5 veicoli, frutto di anni di ricerca, miliardi di dollari di investimenti e oltre 2 milioni di chilometri percorsi su strada in presenza di un guidatore.
Cruise e le sue auto a guida autonoma
Per chi non la conoscesse, Cruise è un’azienda automobilistica americana con sede a San Francisco. Fondata nel 2013 da Kyle Vogt e Dan Kan, è impegnata nello sviluppo di veicoli self-driving. Nel 2015, riceve dall’agenzia californiana di motorizzazione i primi permessi per testare i suoi veicoli nel traffico urbano, in presenza di un operatore al volante. Un anno dopo, arriva l’acquisizione da parte di General Motors, che non compromette però il pieno controllo da parte di Cruise sul processo di sviluppo tecnologico delle auto automatizzate.
Cruise testa per la prima volta auto senza conducente a San Francisco
Nel video pubblicato dall’azienda si vede che l’unico operatore di sicurezza presente all’interno dell’abitacolo è seduto sul sedile del passeggero e non al volante, come accadeva invece in passato. L’operatore ha la possibilità di far fermare il veicolo in caso di situazione di pericolo, ma non ha accesso ai comandi del conducente. Il test si è svolto di notte, in una zona poco congestionata di San Francisco. Il CEO di Cruise, Dan Ammann, ha comunicato che si tratta di un risultato decisivo, che segna l’uscita dalla fase di ricerca e sviluppo e il primo passo verso la commercializzazione del prodotto. Precisa, inoltre, che la seconda fase dei test prevedrà la rimozione definitiva dell’operatore di sicurezza e l’introduzione del veicolo in parti più trafficate della metropoli, estendendosi anche in quartieri limitrofi.
Tuttavia, Cruise non è la sola ad aver testato i propri veicoli a guida autonoma sulle strade californiane. Ancor prima di lei, hanno ricevuto il permesso di circolazione senza conducente:
- Zoox, la startup dei taxi acquistata la scorsa estate da Amazon;
- AutoX, sostenuta dal colosso dell’e-commerce Alibaba;
- Waymo (ex progetto Google driverless car) ora in partnership con la divisione del gruppo Daimler-Mercedes dedicata alla produzione di mezzi pesanti;
- Nuro, la società statunitense di robotica che si è conquistata un round di finanziamenti pari a 500 milioni di dollari.
Origin: prima auto a guida autonoma completa di Cruise
Lo scorso gennaio, Cruise ha svelato un veicolo di nuova generazione chiamato Cruise Origin. Il veicolo, completamente elettrico, è progettato per essere guidato da solo. In assenza dei controlli del conducente come pedali e volante, l’auto presenta un sistema di sensori all’avanguardia che permettono un’accurata percezione dell’esterno. Può contenere fino a sei passeggeri, ma durante la pandemia Cruise ha annunciato l’adattamento dello shuttle al distanziamento sociale apportando delle trasformazioni interne. Il debutto del veicolo è previsto per il 2022, ma non è ancora stata stabilita una data.
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