Città della Scienza nelle fiamme
Una storia di recupero e progresso in una zona difficile: chi ha rubato l’happy ending?
Tutte le fiabe che si rispettino iniziano con “C’era una volta”; sembra essere proprio questo anche l’incipit di questa storia che però ha un’amara conclusione.
Inizia tutto quando l’Italsider, una delle più grandi industrie siderurgiche italiane, chiude i propri impianti dopo un lungo periodo di crisi ed affanni. Tutto sembra perduto: i grandi stabilimenti dismessi vengono abbandonati al proprio destino e con essi i sogni di gloria di una zona periferica di Bagnoli dove la vita, fatta di storie di tanti operai ora disoccupati, è sempre più difficoltosa.
Poi l’idea, un progetto che da nuove speranze al territorio: nasce la Città della Scienza.
Diventa ben presto un punto di riferimento internazionale, un polo di innovazione che accoglieva ricercatori da tutto il mondo; offriva supporto alle imprese sul territorio e allo stesso tempo un luogo dove incontrarsi per imparare, condividere, illustrare in modo innovativo la scienza.
Vi raccontiamo questa storia perchè ci addolora particolarmente: App to you fa dell’innovazione e della ricerca un suo punto di forza, sosteniamo il progresso perchè crediamo che la conoscenza e la disponibilità di strumenti utili e facili da usare possano migliorare la qualità della vita delle persone. Città della Scienza, visitata ogni anno da circa 350mila persone, era proprio questo: diffondeva la cultura e la passione per la scienza ergendosi a polo tecnologico di grande spessore. Migliaia di studenti partecipavano ai laboratori didattici e si stupivano nelle sale del museo interattivo.
Scoppia un incendio, probabilmente doloso, e brucia tutto o quasi. In fiamme gli edifici e, con essi, progetti e risorse di 30 anni. L’indignazione e il sostegno del pubblico è subito tanto. In molti stanno organizzando proposte per raccogliere fondi e lanciare da subito la ricostruzione; forse non tutto è andato perduto: i sogni e le speranze di tanti giovani sembrano non essere andate in fumo. I prossimi mesi saranno determinanti per comprendere se e come si evolverà la situazione.
Capitolo chiuso o libro finito?
Foto credit: Ansa