La Norvegia vieta il fotoritocco. La nuova legge rende illegale per influencer ed inserzionisti condividere foto promozionali online senza dichiarare che le immagini sono state ritoccate. Questo disegno di legge si inserisce nel contesto del Marketing Act, con lo scopo di contrastare gli standard di bellezza irrealistici trasmessi ai più giovani dalle piattaforme social.
La Norvegia vieta il fotoritocco
«L’inserzionista e la persona che progetta l’annuncio devono garantire che questo nel quale forma, dimensioni o la pelle di un corpo siano state modificate mediante ritocchi o altre manipolazioni, sia contrassegnato». Questo è quanto si legge all’interno dell’emendamento norvegese che rende illegale per influencer e brand pubblicare o promuove foto ritoccate senza che questo sia dichiarato esplicitamente attraverso un’apposita etichetta.
La nuova legge verrà applicata solo dopo la decisione del re. Nello specifico essa riguarderà qualsiasi alterazione che influisca sull’aspetto delle dimensioni del corpo, della forma o della pelle, compreso anche l’uso di semplici filtri. Interesserà quindi tutte le aziende che fanno pubblicità sui social media che alterano i loro post per migliorare le loro campagne pubblicitarie e di marketing.
La “pressione corporea”
La consapevolezza dell’impatto della pubblicità sull’immagine corporea delle persone è aumentata negli ultimi anni. Il corpo percepito in maniera negativa diventa un problema. Oltre un terzo degli adulti si sente a disagio per il proprio corpo e quasi la metà (44%) desidera vedere una maggiore diversità nei media mainstream.
La Norvegia vieta quindi il fotoritocco con l’obiettivo di contrastare tutti quei contenuti che incrementano l’insicurezza sociale o la bassa autostima di sé. La “kroppspress“, letteralmente “pressione corporea”, presente in Norvegia, è scaturita dal raggiungimento di standard di perfezione imposti dalle immagini condivise sui social network. Il nuovo disegno di legge promosso dal Ministero per l’infanzia e la famiglia si inserisce così nel contesto del Marketing Act, volto a contrastare standard di bellezza irrealistici. Esso garantirà che le pubblicità e i post sui social media che manipolano l’aspetto del corpo di una persona siano chiaramente contrassegnati con un marchio progettato dal governo stesso.
«Speriamo che la misura dia un contributo utile e significativo per arginare l’impatto negativo che tale pubblicità ha, in particolare sui bambini e sui giovani».
Così facendo la Norvegia diventa il primo paese ad introdurre una politica sull’immagine e sulla sua distorsione.
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