Lovoo è tra i servizi di dating online più popolari: disponibile per iOS e Android si è sin da subito ritagliato uno spazio consistente nel mercato delle applicazioni per fare nuovi incontri. Il suo successo deriva dal fatto che Lovoo ha unito diversi aspetti dei social network più popolari, come Instagram, Tinder e Grindr. In soli quattro anni ha infatti riscosso più di sei milioni di iscrizioni. Ma come funziona?
Dopo aver scaricato l’applicazione e aver effettuato la registrazione o l’accesso tramite Facebook, bisogna caricare alcune informazioni personali e una foto del proprio volto (se si sceglie un altro soggetto il sistema lo rifiuterà). A questo punto, attivato il GPS e comunicata la propria località, si avvia un radar che mostra all’utente le altre persone iscritte vicine a lui. Una volta trovati i profili più interessanti, è possibile seguirli proprio come accade per Instagram e inviare fino a cinque richieste di chat. Inoltre, se un utente vota il profilo di un altro utente e quest’ultimo ricambia il like è possibile entrare direttamente in contatto: si tratta del gioco del Match o combinazioni. Certo, il rischio di profili fake è molto alto, e sembrerebbe che ciò sia dovuto al fatto di invogliare l’utente ad accedere ai servizi a pagamento che l’applicazione offre.
Attivando la modalità vip è infatti possibile accedere ad altre funzionalità:
– vedere chi visita il tuo profilo;
– giocare a Match senza alcun limite;
– mandare richieste illimitate di chat;
– visitare i profili in modalità invisibile.
Sempre in modo simile a Instagram, Lovoo permette di condividere le proprie foto tramite gli hashtags, che possono poi essere ricercate dagli altri utenti. Grazie alla scheda popolare è possibile individuare gli hashtags di tendenza, in modo da aumentare le probabilità di visibilità delle foto.
Ovviamente, l’obiettivo primario di questa app, come di molte altre, non è la semplice chat quanto piuttosto il favorire la conoscenza fisica e reale tra persone – e il più di volte si tratta di sesso occasionale. Un modello di comunicazione, questo, decisamente scoraggiante, per non dire degradante, dal momento che ci si basa su qualche immagine e frase di rito per decidere se incontrare o meno un potenziale (?) partner.