Morpheus è il nuovo gioiello Sony per PS4
La Realtà Virtuale torna di moda? Inizia la guerra tra sviluppatori e case produttrici
Sony ha recentemente presentato alla grande platea mondiale il suo ultimo controller per Play Station 4, il prototipo di un headset che consentirà al giocatore di immergersi in una esperienza unica grazie alla Realtà Virtuale. Il suo nome? Morpheus, un chiaro richiamo al noto personaggio di Matrix.
In questi ultimi mesi abbiamo notato un grande fermento intorno a questo tema che, come abbiamo già segnalato per il debutto di Oculus, potrebbe rivelarsi solo una moda passeggera così come un nuovo modo di intendere il gaming. In sostanza dopo i mille flop degli anni ’90 quanto c’è di concreto dietro questo entusiasmo-revival per la Realtà Virtuale?
In risposta a questa domanda provocatoria e a chi accusa Sony di aver cavalcato l’onda della popolarità suscitata dal debutto di Oculus senza apportare significative novità, risponde Shuhei Yoshida. Il presidente dei Worldwide Studios di Sony sostiene, infatti, che il team aveva iniziato a progettare prototipi di VR (Virtual Reality) sin da quando la squadra era impegnata nello sviluppo di PS Move nel 2009; in quel periodo già si pensava di spostare il controller “sulla” testa e nel 2010 venne creato un gruppo interno solo per VR.
Principali caratteristiche di Morpheus
Vediamo insieme alcune delle caratteristiche presenti nel loro prototipo attuale, nonostante l’hardware sia ancora in fase di lavorazione e ancora non definitivo:
- Display da1080p
- Rilevamento del movimento con una potenza di 1000Hz
- Supporto per un solo headset alla volta
- L’Headset è attualmente collegato alla PS4 da un filo di 5 metri
- Rilevamento della posizione, rotazione e movimenti della testa
- Il monitoraggio viene gestito dalla stessa telecamera che registra il controller Move della PS4
- La progettazione è stata studiata per renderlo utilizzabile anche dalle persone con gli occhiali
- Le immagini esperite con Morpheus possono essere visualizzate e riprodotte anche su tv attraverso un collegamento, ma dovrebbe essere possibile anche impostare una modalità di gioco asimmetrico per partizionare lo schermo
- Il caratteristico design “open air” impedisce che le lenti si appannino.
Come ha più volte ribadito Sony, per ottenere una esperienza di Realtà Virtuale credibile ed ottimale bisogna lavorare alacremente su sei aree fondamentali:
- Vista
- Udito
- Monitoraggio
- Controllo
- Facilità di utilizzo
- Contenuti
La rinnovata competizione in questo settore non potrà far altro che alimentare il dibattito ed offrire nuovi spunti per collaborazioni e sana competizione.
Come sottolineato da Nate Mitchell, co-founder di Oculus VR, in una intervista rilasciata a IGN in prossimità dell’annuncio della Sony:
“So, as far as the competition goes – we’ll have to see what they announce. We are all about having more people involved in the VR space though. The more developers are excited about virtual reality, and the bigger the audience is, the more likely they are to build VR content. So having a major player get behind virtual reality in a big way opens the door for more devs to build VR content. So, we’re really hopeful that they do it right – anyone that’s doing VR, the main thing is just to do it right”.
In effetti il maggior pregio di Oculus VR, non è stato quello di immettere sul mercato Oculus Rift, quanto piuttosto quello di dare nuova vitalità al settore della Realtà Virtuale suscitando interesse di pubblico ed aziende (come Valve).
La Realtà Virtuale è di nuovo sotto i riflettori; quanto durerà questo entusiasmo potremo dirvelo solo tra qualche mese, per ora ci godiamo il fermento e vi terremo aggiornati su prossimi sviluppi.