In App to you le relazioni tra le persone sono fondamentali: per questo motivo, come ogni anno, abbiamo organizzato un fine settimana di team building ad Assergi, in Abruzzo.
Un week-end di formazione, immerso sia nel verde della montagna che in quello del campo da rugby, dove il gioco e la sua metafora hanno unito ancora di più la nostra squadra.
Primo giorno sotto il Gran Sasso: il team di App to you e la sfida del trekking
L’esperienza di team building è iniziata al campo base di Assergi, una frazione dell’Aquila, con un pomeriggio di trekking sui sentieri del parco nazionale del Gran Sasso.
Obiettivo? Zaini in spalla, raggiungere San Pietro della Ienca lungo un percorso di 6.6 km con un dislivello di 317 m.
La difficoltà maggiore incontrata da entrambi i gruppi è stata il doversi adattare alle esigenze di ognuno ed il dover fare squadra per poter superare le fatiche del cammino.
Ogni membro dei due team ha portato, a seconda delle proprie disponibilità, qualcosa di utile a tutti. Il primo gruppo ad arrivare ha dovuto aspettare che arrivassero anche gli altri per poter iniziare a mangiare. Questa lezione andrà d’accordo con quanto appreso nel secondo giorno: se si è una squadra, nessuno viene lasciato indietro.
Secondo giorno sul campo da rugby: App to you verso la meta
La location scelta mette i brividi solo a guardarla: lo stadio di rugby de L’Aquila nel mezzo delle montagne abruzzesi, sotto il Gran Sasso.
Lì abbiamo avuto il la possibilità di conoscere ed entrare nella mentalità di una squadra di rugby grazie alle testimonianze di due protagonisti di questo sport:
- Marco Molina, presidente dell’Aquila Rugby Experience e coach d’occasione
- Serafino Ghizzoni, una leggenda della palla ovale italiana pluri campione italiano e nazionale italiano per oltre 10 anni
Siamo stati accolti in un luogo “sacro”: lo spogliatoio, la casa di ogni squadra di rugby, dove solo i giocatori sono di solito ammessi.
Qui ci hanno raccontato dell’importanza della maglia per un giocatore, consegnato la divisa ufficiale App to you e raccontato il loro sport: il momento più emozionante dell’outdoor.
Due sono i grandi insegnamenti che ci sono rimasti nel cuore e nella testa:
- Nella vita, come nel rugby, bisogna aver chiaro l’obiettivo (la nostra meta)
- Una squadra unita è in grado di raggiungere traguardi che, da singoli, sono impensabili
Subito dopo aver sentito Marco e Serafino, siamo scesi in campo affrontando l’allenamento per imparare le basi del rugby, propedeutiche alla partita vera e propria 10 contro 10.
Alla fine della mattinata sportiva abbiamo ringraziato il nostro allenatore e ci siamo salutati con l’entusiasmo che solo esperienze del genere possono lasciare.
Conclusioni
Cosa ci ha lasciato questo weekend di team building in Abruzzo?
- La consapevolezza che non siamo dei singoli con obiettivi simili ma un’unica squadra che si muove verso uno scopo comune.
- L’importanza del saper supportare il compagno che si “sacrifica” portando avanti la palla. La sua sicurezza nasce, come in una vera squadra di rugby, dal sapere che tutti sono pronti ad intervenire in caso di necessità.
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