Ogni volta che camminiamo in una nuova città andiamo alla ricerca di punti di riferimento, visitiamo i luoghi nel tentativo di scovarne il passato, le radici delle sue costruzioni, la genesi dei nomi che la raccontano.
Tuttavia ci sono racconti tra le sue mura, siano essi storici o leggendari, che sono difficili da scoprire e alle volte persino dimenticati.
Probabilmente è da queste riflessioni che Sarah Cole ha tratto spunto e ispirazione per dar forma alla sua app Poetic Places, creata in collaborazione con la British Library e disponibile sia in versione iOS che Android ma al momento dedicata e utilizzabile unicamente a Londra.
Poetic Places nasce con la volontà di aiutare le persone a scoprire quei luoghi che abitano le poesie, i dipinti, i capolavori della letteratura. Utilizzando il GPS viene inviata una notifica agli utenti per metterli al corrente quando si trovano in un punto significativo della città, in un angolo dove qualcosa che è stato fin’ora taciuto vale la pena sia raccontato.
Attraverso di essa, l’utente può così accedere a diversi documenti:
- materiali d’archivio
- approfondimenti
- dipinti associati
Com’è stata creata l’app?
In un’intervista con la rivista online The Creators Project, Sarah Cole ha spiegato: “ Sono veramente affascinata da come i contenuti, siano essi arte, scrittura, o qualsiasi altro tipo di informazione possano raggiungere le persone quando non se lo aspettano, piuttosto che essere loro a doverle scovare. I tour sono una bellissima esperienza ma richiedono del tempo da dedicargli mentre io desideravo che si esplorassero i luoghi, i piccoli tesori della città in maniera fortuita, con il minimo sforzo da parte degli utenti.”
Il materiale e i contenuti presenti nella app sono stati raccolti attraverso varie fonti:
- archivi aperti
- collezioni
- siti web dei musei
La scelta dei luoghi è stata dettata dalla volontà di inserire nell’applicazione informazioni che non fossero vincolate dal diritto d’autore, e non solo per praticità o per ragioni economiche, ma soprattutto per evidenziare la quantità di materiale di dominio pubblico che può essere utilizzata in modo creativo.
Sarah Cole ha realizzato Poetic Places da sola attraverso GoodBarber, una piattaforma semplice da utilizzare e poco costosa, dimostrando come si possono realizzare dei progetti di valore con pochi soldi e in poco tempo. E’ riuscita in questo modo a raccontare alle persone qualcosa in più rispetto a ciò che si vede o che comunemente si conosce, ma soprattutto a stimolare la loro immaginazione permettendo agli utenti di vivere Londra immersi nella sua dimensione poetica e letteraria.