Con i 320 milioni di euro raccolti in un nuovo round di investimento, Satispay supera il miliardo di valutazione e diventa il nuovo unicorno italiano. L’ad Dalmasso: “Vogliamo diventare la più grande fintech europea”.
Satispay è il nuovo unicorno italiano
Diventare un unicorno, ovvero una società con una valutazione di un miliardo di euro, è il sogno di ogni startup. Satispay incassa un investimento da 320 milioni e supera quota 1 miliardo e diventa il nuovo unicorno italiano.
La fintech nata a Cuneo nel 2013, fondata da Dario Brignone, Alberto Dalmasso e Samuele Pinta è divenuta oggi portafoglio digitale di circa 3 milioni di persone. Con 200mila esercenti, 3 milioni di iscritti, 4mila nuovi clienti al giorno, Satispay punta, nelle parole di Dalmasso, a “diventare la più grande fintech in Europa”. Un percorso che prevede una crescita in molte direzioni: nuovi paesi in cui offrire i propri servizi di pagamenti digitali (oggi Satispay è presente in 4 nazioni europee); nuove funzionalità fintech; una società che raddoppierà gli attuali 300 dipendenti.
“A seguito di questo round, sentiamo di avere tutti gli strumenti e le risorse necessarie per realizzare la nostra visione: creare il prossimo network di pagamento leader in Europa”, ha dichiarato Alberto Dalmasso. “Non solo sentiamo di avere i capitali necessari, ma anche l’esperienza e le competenze”. Negli ultimi due anni, ha sottolineato Dalmasso, Satispay ha più che raddoppiato la sua base di clienti ed è sbarcata in tre nuovi paesi europei. Con l’ultimo round, il totale degli investimenti raccolti ha superato i 450 milioni di euro.
I progetti futuri di Satispay
Ora che Satispay è diventata il nuovo unicorno italiano, quali sono i progetti futuri? Dalmasso ha dichiarato che ora “la quotazione in Borsa è un obiettivo” e che nel prossimo anno e mezzo dovrebbero arrivare altre 300 assunzioni. Dopo essere approdata in Germania, Francia e Lussemburgo, Satispay guarda ora a Olanda, Belgio, Grecia e Portogallo. “Ora possiamo pensare anche di fare acquisizioni, magari usando anche le azioni e non solo la cassa”, ha aggiunto Dalmasso. “Potremmo guardare all’acquisizione di servizi da distribuire attraverso la nostra rete. Se serviranno capitali, li useremo”. Con un obiettivo ambizioso: “Diventare la più grande fintech d’Europa”.
Fonti:
Se sei arrivato fin qui forse ti interessano anche:
Adobe acquista Figma per 20 miliardi di dollari
Meta registra un calo dei ricavi pari all’1%: è la prima volta nella sua storia