Quali sono i Social Media Trends che avranno maggior impatto nel 2021? Talkwalker, in collaborazione con Hubspot, ha condotto sondaggi e intervistato esperti di marketing e comunicazione per raccogliere le loro opinioni e delineare le nuove tendenze del prossimo anno. In questo articolo ne sviluppiamo alcune, su cui ti consigliamo di costruire le tue strategie social nel 2021.
Consapevolezza sociale e brand activism
L’impatto del pubblico socialmente consapevole è il trend numero uno del prossimo anno. Sostenibilità, inclusività e social engagement. Sono queste le parole chiave su cui le aziende devono costruire la propria strategia per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento e socialmente consapevole. Oltre all’offerta di un servizio o di un prodotto, ci si aspetta che i brand prendano una posizione rispetto a questioni quotidiane, e che lo facciano in tempo reale. Lo dimostra il fatto che i consumatori sono più propensi a sostenere quei brand che abbracciano una causa o si identificano con i valori di un’iniziativa rispetto a quelli che si astengono dall’esprimere qualsiasi opinione. La neutralità comincia ad essere percepita negativamente e associata ad una mancanza di trasparenza e autenticità da parte dell’azienda. L’umanizzazione del brand significa proprio questo: associare l’azienda a un volto e una voce che trasmettono valori e messaggi. Un grande esempio di marketing socialmente consapevole viene da Nike che con un semplice Tweet – “Let’s all be part of the change” – ha comunicato il suo impegno e la sua partecipazione al movimento Black Lives Matter.
Marketing conversazionale attraverso i social media
Il marketing conversazionale è il miglior modo per rivelare il lato umano di un’azienda e avviare una conversazione one-to-one col consumatore. Grazie all’utilizzo di chatbot intelligenti e messaggistica istantanea è infatti possibile rispondere in tempo reale alle esigenze dei clienti, instaurando con loro un rapporto confidenziale.
Complice la pandemia, il tempo dedicato dai consumatori alla messaggistica sui social media è cresciuto in maniera esponenziale. Secondo una ricerca condotta da Facebook, i clienti prediligono sempre di più l’invio di un messaggio per ottenere assistenza dall’azienda. I social media offrono ai brand l’opportunità di parlare ed interagire con il pubblico, ma non solo. Offrono l’opportunità di portare la conversazione direttamente ai consumatori, stimolando l’instaurarsi di comunicazione bidirezionale. Essere presenti nei luoghi giusti della conversazione e al momento giusto significa consentire ai clienti di accedere rapidamente al supporto di cui hanno bisogno e al contempo significa lasciarli liberi di esprimere opinioni e feedback. L’esempio di Skyscanner è eloquente. L’azienda si serve di un bot interattivo su Facebook Messenger, Telegram, oltre ad essere integrato in Alexa per offrire consigli personalizzati sui voli e le destinazione dei clienti.
User Generated Content e Meme
Lo UGC non è di certo una novità quando si parla di social media. Ciò che tuttavia è innovativo è il modo in cui il contenuto viene e verrà creato dagli utenti. Tik Tok, Instagram Reels, Koji, e l’ultima novità di Facebook, E.gg. Sono questi gli strumenti del remix che verranno utilizzati per la creazione di contenuti. Ma qual è il motivo che rende il remix così tanto apprezzato? A partire da format e template, l’utente ha l’opportunità di esprimere sé stesso e la propria creatività. Lo UGC è uno strumento coinvolgente che risponde al bisogno del consumatore di sentirsi “creatore”, da qui il termine “prosumer”.
Come possono allora i brand trarre vantaggio dal remix?
Fornendo al consumatore strumenti, risorse e ispirazione per poter creare contenuti originali affinché sia il cliente stesso a fare comunicazione per e sull’azienda. L’indagine svolta da Talkwalker rivela che un contenuto generato dagli utenti ha il 28% in più di engagement rispetto ad un contenuto prodotto dall’azienda stessa. È molto più probabile, quindi, che venga replicato da altri utenti e diventi virale. Si inseriscono in questo quadro anche i meme e agli hashtag challenge che aumentano lo user engagement e creano un rapporto orizzontale tra brand e consumatore. Un esempio è Netflix, il cui punto forte sono proprio i meme. Questo qui rappresenta con ironia come i sabato sera di tutti noi siano radicalmente cambiati nel 2020: un metro di distanza, ambiente domestico, accompagnati dalla visione di un film. Un meme di questo tipo riscontra successo perché è attuale, pertinente al contesto ed invita chiaramente gli utenti a replicare contenuti simili.
Le 4 C del Coronavirus content
Le 4 C del Coronavirus content sono Community (comunità), Contactless (assenza di contatto), Cleanliness (igiene) e Compassion (comprensione), divenute da qualche mese a questa parte la nuova normalità nel social media marketing. Le ripercussioni della pandemia si sentiranno anche nel 2021. È fondamentale, quindi, che le aziende tengano in considerazione il nuovo contesto e adattino i loro contenuti ad una realtà in continua evoluzione. Dovranno adeguare il tono della conversazione al clima creatosi e aiutare i clienti a far fronte ai loro problemi nel modo più efficace e veloce possibile. Il 78% dei consumatori si aspetta questo, che i brand operino a supporto del loro quotidiano e coprano le nuove esigenze. Reattività e pertinenza nella comunicazione sui social media saranno un must per i mesi a venire. In virtù del concetto di contactless e cleanliness, si prediligeranno eventi virtuali, livestream, e si assisterà alla comparsa del Social Shopping. Un esempio di utilizzo dei canali media per incoraggiare gli utenti a mettere in atto le buone pratiche proviene da Haribo. Nel suo post pubblicato su Facebook, l’azienda ha divulgato il messaggio dell’importanza di lavarsi regolarmente le mani, indirizzandosi soprattutto ad un pubblico più giovane.
Fonti:
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