Unicredit abbandona definitivamente i social. E’ questa la notizia main-stream che negli ultimi giorni circola nel web. Con un post sulla propria pagina, il gruppo bancario milanese annuncia che dal 1° giugno di quest’anno “non sarà più su Facebook, Messenger e Instagram” per “valorizzare i canali digitali proprietari”; resteranno invece aperti i profili su Twitter e Linkedin.
Dietro alla decisione della prima banca italiana per attivi totali (25 milioni di clienti e attività in 18 Paesi del mondo) c’è quindi la decisione di concentrare la comunicazione della propria attività sui propri mezzi digitali, il sito Internet in primo luogo, ma anche email, telefono e chat.
Decisione di Unicredit
La notizia non sorprende se si considera che già da qualche tempo (da Marzo 2018) l’ad di Unicredit aveva preso già le distanze dal social di Mark Zuckerberg “Prendiamo le questioni di business ed etica molto seriamente – aveva dichiarato – e abbiamo interrotto ogni interazione con Facebook perché non riteniamo che Facebook si stia comportando in modo appropriato ed etico. La causa degli scandali legati a Facebook nel caso Cambridge Analytica.
Sebbene si voglia leggere come una presa di posizione da parte di Unicredit, dietro si cela una totale mancanza o perdita di fiducia nei confronti del principale social network al mondo, probabilmente a causa delle numerose inchieste, accuse e condanne a suo carico in materia di privacy.
Critiche ad Unicredit
La decisione della banca sembra non trovare il consenso di molti, tanto da definirlo un Suicidio sociale; ma se uno dei punti cardini di una banca è proprio la riservatezza offerta al cliente, capiamo perfettamente il perché di questa scelta, sebbene i social – in quest’era- facciano la differenza. Unicredit punta quindi a un “dialogo riservato e di qualità“, ovvero un dialogo orientato al servizio da offrire ai propri clienti, un servizio a “360 gradi”. La motivazione di chiudere la propria presenza su Facebook è data dal fatto che Unicredit non ha ottenuto da Meno Park quello che chiedeva, ossia dei chiarimenti su “alcuni episodi”. Il trascorrere del tempo senza che nulla accadesse nel frattempo, ha spinto il gruppo milanese alla decisione di chiudere, a partire dal prossimo mese, tutti i profili che fanno riferimento a Facebook, quindi la pagina, Messenger e Instagram.
Considerazioni
Una rottura, quindi, ormai definitiva, che ha come principale intento quello di salvaguardare il diritto alla privacy dei propri correntisti. A questo punto si può presumere che il gruppo utilizzerà soprattutto il proprio sito come canale per la comunicazione con i clienti. E’ senza dubbio una decisione che farà discutere, perché mette al centro un tema da non sottovalutare. La banca abbandona la piattaforma dopo aver atteso che l’azienda di Mark Zuckerberg intervenisse per risolvere delle questioni che avevano destato qualche preoccupazione nel gruppo. E’ questo l’elemento su cui bisognerà riflettere.